Liam Gallagher a Vanity Fair: successo nella musica ma separato dal fratello

di Redazione Commenta

Liam Gallagher, 38 anni, sarà a Milano il prossimo 16 marzo con la sua nuova band Beady Eye, l’occasione è la presentazione del nuovo album “Diferrent Gear, Still Speeding”, il settimanale Vanity Fair gli dedica la copertiva e lo intervista a lungo sulla sua vita privata, per conoscere qualcosa in più di lui, del perchè ha tagliato i ponti con suo fratello Noel e perchè ha seppellito gli Oasis: una storia cominciata molti anni fa, quando i due fratelli erano piccoli e a separarli non era solo la musica.

Da quanto non vede suo fratello Noel?
“Dalla sera della lite, a Parigi. Ma non mi manca: so che è sempre lo stesso, sempre bruttissimo. Credo che nemmeno lui voglia vedere me: siamo stufi l’uno della faccia dell’altro”.

Si dice che magari tra un anno, potreste tornare a lavorare insieme. Che, come vi siete separati, vi riprenderete. È possibile?
“No: gli Oasis sono finiti, non torneranno mai più insieme. Questa volta abbiamo litigato per motivi familiari nostri, precedenti a tutto, anche alla band. La tensione era arrivata alle stelle”.

Come se lo spiega questo rapporto burrascoso con suo fratello?
“Non me lo spiego. Semplicemente, Noel è una persona del tutto diversa da me. Noel si sente sempre il più grande e quindi crede che tutti gli debbano stare dietro. Ha sempre criticato tutto e tutti, io – che pure faccio musica da prima di lui – non mi permetto: non sono perfetto, e non lo è nemmeno lui”.

Non ha davvero nessun ricordo positivo legato a lui?
“No. Non abbiamo mai fatto lunghe passeggiate insieme, non ci siamo mai abbracciati, non ci sono mai stati quei momenti tra fratelli, felici nei prati a sfogliare margherite, come in un film”.

Ho letto che i suoi fratelli, quando eravate piccoli, la prendevano in giro, le davano del «mammone» perché stava sempre dietro a vostra madre Peggy.
“Vuole sapere la verità? Mio padre picchiava mia madre, e la sola persona che si metteva in mezzo, per proteggerla, ero io. Anche se ero il più piccolo dei fratelli (Paul è nato nel 1966, Noel nel 1967, Liam nel 1972, ndr). Gli altri due si nascondevano impauriti. È quello il motivo per cui stavo sempre con mia madre. Adoro mia madre, è la più bella cosa del mondo”.

Oggi l’aiuta con i suoi figli?
“Fa la nonna: ogni tanto viene da Manchester a trovarli, come va a trovare quelli di Noel. Ma ai figli pensiamo io e Nicole (sua moglie Nicole Appleton, cantante delle All Saints, madre di Gene, 9 anni; Liam ha anche Lennon, 11, avuto dalla ex compagna Patsy Kensit, e Molly, 12, da una breve relazione con Lisa Moorish, ndr)”.

Nicole e Sara, tra cognate, si parlano?
“Certo. Non solo si parlano: sono amiche. Vanno insieme in palestra e dal parrucchiere una volta alla settimana”.

Bizzarro, no?
“Non è bizzarro: loro si piacciono, continuano a fare il fottuto shopping insieme”.

Ma non le sembra strano che tutti quelli intorno a voi siano amici, tranne voi due?
“In effetti suona un po’ come il fottuto Sex And the City. Tutti lì a fare shopping, party, cene, tranne i due fratelli pazzi”.

Liquida così la faccenda?
“Sì, perché non c’è altro da dire: siamo stupidi, infantili, ci punzecchiamo come due bambini, è sempre stato così e così sempre sarà. Non so perché”.

A proposito di bambini: ha detto che i suoi figli le hanno cambiato la vita. Come?
“Non sono diventato più serio, come hanno scritto, solo un po’ più saggio. Certo, il fatto di essere in una rock’n’roll band mi gasa sempre molto, ho voglia di divertirmi, mi piacciono i miei Beady fottutissimi Eye. Ma basta sballi: le droghe erano qualcosa che girava quando ero giovane, poi è finita. Sto invecchiando anche io, e ubriacarmi tutte le sere non è più così interessante. E poi, sa una cosa? Ogni giorno va meglio: sono sempre più innamorato di mia moglie e dei miei figli”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>