Fabrizio Corona: docente universitario, insegnerà economia

di Redazione Commenta

Non è una barzelletta, Fabrizio Corona salirà in cattedra per insegnare economia, bisognerebbe solo capire il criterio con il quale la terribile cosa accadrà. Ormai ci siamo rassegnati al fatto che Belen Rodriguez non possa fare a meno di lui, si è innamorata e l’ amore si sa è cieco. Quel che non si riesce a capire è perché gli italiani pendano letteralmente dalla sua labbra.

Fabrizio Corona fa tendenza, non si contano i fan club.

Ma che si arrivi all’ assurdità che Fabrizio Corona diventi docente universitario è davvero inconcepibile, siamo proprio alla canna del gas, come si dice. Succede che l’ ex fotografo dei vip, fra una condanna, un processo, una vacanza nelle migliori località esotiche, sia stato chiamato a partecipare ad un convegno “Il potere dei media: il caso Corona”, ai numero giornalisti presenti ha dichiarato: “Salirò in cattedra prossimamente ma non posso ancora dire in quale ateneo italiano. Quel che è certo è che insegnerò economia”.

Fra le sue intenzioni c’ è quella di querelare Silvio Berlusconi per appropriazione indebita: “Querelerò Berlusconi perché la battuta sui magistrati talebani è mia e lui se ne è appropriato indebitamente”, le manie di onnipotenza di Fabrizio Corona sono infinite.

Non risparmia neanche i giornalisti che secondo il Corona pensiero sono diventati dei “passacarte e burattini alle dipendenze del potere. Io ho avuto un grande insegnamento da mio padre, che era un giornalista, tanto che sono riuscito, grazie al suo esempio, a creare, a soli 23 anni, un’ affermata agenzia con trenta dipendenti e un bilancio di otto milioni di euro”.

L’ ultima orripilante constatazione fatta da Fabrizio Corona è: “La gente non mi osanna solo perchè ho i muscoli, i soldi o perchè sono bello, ma perchè valgo”. Beh, davanti a cotanta affermazione non ci rimane che arrenderci ed aspettare che cada dalla nuvoletta sulla quale sta viaggiando, nella speranza che scenda sulla terra e inizi a vivere la vita reale.

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