Amore, scelte sbagliate e intrighi: c’è un po’ di tutto nel primo romanzo crime di Lefebvre

di Gianni Puglisi Commenta

Alla fine gira tutto intorno all’amore: lo sanno molto bene gli appassionati di gossip, che non perdono nemmeno per un giorno le principali notizie che vengono rilanciate proprio in riferimento al sentimento più bello al mondo. Nel corso degli anni, però, abbiamo visto anche come tanti vip non sempre abbiano preso delle decisioni rispettose dell’amore. Anzi, è capitato spesse che le scelte sbagliate si sono tramutate in storie che non avevano né capo né coda, magari facendo a meno nella propria vita di persone dallo spessore morale altissimo.

Ebbene, in amore, chi commette qualche sbaglio finisce sempre con il pagarlo, prima o poi. Anche chi scappa da quelle che sono le tradizioni e i costumi che hanno accompagnato tutta la sua vita fino a quel momento, rischia di dover sempre fare i conti con il passato, nonostante magari abbia ritrovato una nuova serenità e si sia rifatto una vita. È l’esempio perfetto arriva dal nuovo romanzo “La Fuggitiva”, scritto da Carlo Lefebvre e già disponibile da qualche mese sulla piattaforma di Amazon per l’acquisto.

La Fuggitiva: da Sahar al commissario Gerard

Lei si chiama Sahar: è giovane e inevitabilmente molto bella e affascinante: eppure, sta per sperimentare sulla sua pelle come le scelte d’amore sbagliate rappresentano uno di quei conti che si devono pagare sempre fino alla fine. Un percorso ricco di colpi di scena e di tensione, che parte decisamente da lontano, per la precisione da Amsterdam.

Un percorso narrativo, di cui si può leggere un estratto sul sito dell’editore Giunti, in cui due omicidi, a prima vista completamente slegati tra loro, scuotono l’attenzione dell’ispettore Legrand, uno degli amici più fidati e di vecchia data del commissario Gerard, a capo dell’intelligence francese. Quando anche Legrand, però, perde la vita durante le indagini che stava portando avanti in un albergo di Marsiglia, ecco che deve scendere in campo lo stesso commissario che affronta in un primo momento il caso con un po’ di svogliatezza, per poi veder aumentare la propria determinazione nel voler raggiungere i motivi che stanno al base di un disegno criminale che annoda i suoi fili dall’Olanda alla Francia, passando anche per i Balcani.

Il destino che si intreccia seguendo un ritmo incalzante

Tra piste false, tracce ambigue e innumerevoli colpi di scena, l’indagine portata avanti da uno dei più stimati membri del DCRI, l’intelligence francese, si imbatterà in Sahar, che a sua volta si è trasferita dalla Tunisia a Marsiglia per seguire l’amore della sua vita, Farid, un connazionale che condivide con lei un’intensità attività politica e sociale contro il governo tunisino guidato da Ben Alì.

L’incontro tra il commissario Gerard e la bella ragazza tunisina avviene praticamente per caso, sfiorandosi, in una libreria particolarmente affascinante localizzata al porto di Marsiglia. I due, però, hanno in comune molto più di quello che si potrebbe pensare, tra delusioni d’amore e quant’altro. L’intreccio dei destini dei due personaggi, Sahar e Gerard, riprenderà praticamente sul finale del thriller, quando il percorso narrativo rischierà di avere un impatto molto grave non solamente sulle loro illusioni. Tra colpi di scena e un ritmo che riesce a essere sempre incalzante, la prima fatica di Carlo Lefebvre è da apprezzare, soprattutto per la capacità di tratteggiare i contorni di un personaggio, il commissario Gerard, che potrebbe presto diventare, come suggerito all’interno della recensione pubblicata su Contornidinoir, motivo di grande fidelizzazione con i lettori.

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