Aida Yespica, all’Isola dei Famosi vince il suo lato B

di Redazione Commenta

L’Isola dei famosi è finita, a vincere la nona edizione del reality di Rai Due è stata Antonella Elia, a ragione o a torto, non si sa, il pubblico l’ha scelta per la sua estrema sincerità, ma, se dovessimo fare una classifica per il miglior lato B e tonicità fisica, la vincitrice assoluta sarebbe sicuramente Aida Yespica. Sono niente a confronto la burrosa Valeria Marini che mostra il fondo schiena o l’accavallamento di gambe di Guendalina Tavassi che lasciano poco all’immaginazione sul colore delle mutande.

Aida Yespica ha incassato fra le lacrime la sua sconfitta, abbraccia la sua rivale ed arriva in studio. Da Twitter manda un bacio al piccolo Aaron, che non ha mai dimenticato di salutare, ne aveva nostalgia. Per due mesi abbiamo visto le isolane con bikini striminziti, potevamo tranquillamente osservarle in ogni minimo dettaglio, soprattutto quando le telecamere indugiavano sul lato B delle ragazze impegnate a superare una prova ricompensa.

Decisamente Aida Yespica ha mostrato il corpo più tonico, non ha un filo di cellulite, nessuna imperfezione, un décolleté da urlo che, comunque, non è frutto di madre natura. Valeria Marini nella serata finale era particolarmente fuori dalle righe, urla, strepita, recrimina il televoto, esce dallo studio, si sente dire di scendere da quel piedistallo sul quale si è messa per tornare fra i comuni mortali.

Ma il siparietto hot non l’ha dimenticato, indossava un microabito che certo non aveva il compito di coprirla, in bella mostra anche il suo lato B, non si capiva se Valeria Marini indossasse o no lo stip, se c’era non si vedeva, sorge il dubbio che volesse imitare Belen Rodriguez, con qualche differenza.

Valeria Marini era un fiume in piena, rimbrottava, si muoveva e accusava, tutto fasciata da quello striminzito abito, tanto agitata da costringere sua madre a intervenire, le parlavo in un orecchio e non sappiamo bene che cosa dicesse, se le suggerisse cosa dire o cosa spifferare, magari le faceva notare che tutto quel movimento non era convenientemente coperto dai centimetri di stoffa indossati.

Photo credit: Getty Images

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