Fabrizio Corona: a rischio la patria potestà di suo figlio

di Redazione Commenta

E’ più facile raccontare quel che non si è ancora detto di Fabrizio Corona piuttosto che il contrario. Se ne parla da anni ormai, negli ultimi tempi, la condanna definitiva a cinque anni per quelle foto scattate al calciatore David Trezeguet. Per non parlare delle sue vicende amorose, il matrimonio con Nina Moric, la sua relazione con Belen Rodriguez, i vari flirt veri e presunti, persino con la sosia della show girl agentina.

Ma oltre tutte queste spacconate, questa sua voglia di apparire ad ogni costo, la smania di incamerare soldi facili, sostenuto dal popolo di Facebook, c’è un padre che sta rischiando di perdere la patria podestà sul piccolo Carlos avuto con Nina Moric. Proprio l’ex moglie, ha dichiarato in questi giorni che non porterà il bambino, che ha dieci anni, in carcere da Fabrizio Corona, decisione presa dopo aver parlato con chi si occupa di traumi infantili.

L’ex spavaldo e arrogante re dei paparazzi potrà continuare ad essere genitore dal calcere? Secondo l’avvocato Lorenzo Puglisi Presidente di S.O.S. Stalking e fondatore di FamilyLegal, il rischio è molto forte:

Risulta un po’ difficile pensare che in soli sei colloqui al mese di un’ora ciascuno possa essere garantito il diritto alla genitorialità. Se poi aggiungiamo che sono molto frequenti anche i trasferimenti dei detenuti in comuni lontani dalla residenza di origine possiamo tranquillamente renderci conto di quanto sia difficile per un genitore continuare a svolgere il proprio ruolo dal carcere.

E’ difficile continuare a intrattenere rapporti regolari con i propri cari, non c’è libertà e, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Nina Moric, appare ancora più difficile. Lei ha più volte detto che Fabrizio Corona si è avvicinato a suo figlio solo nell’ultimo periodo, vedendolo per giunta solo due ore alla settimana.

Così commenta l’avvocato Puglisi commenta:

Ai sensi dell’art. 330 c.c. il Tribunale per i Minorenni può dichiarare la decadenza della patria potestà qualora il genitore violi o trascuri, con grave pregiudizio del figlio, i propri doveri parentali. La cattiva condotta, tuttavia, deve essere cosciente e volontaria, pertanto a fondamento di un’eventuale richiesta dell’ex moglie o di un PM non basterebbe la carcerazione del genitore, ma andrebbero provate tutte le condotte, ascrivibili al Corona, che abbiano cagionato un grave pregiudizio al piccolo Carlos o che abbiano evidenziato un totale disinteresse del padre nei confronti del figlio.

Photo credit: Getty Images

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