Lindsay Lohan a Vanity Fair, il coraggio di uscire da droga e alcol

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Sta cercando di uscire da un tunnel in cui proprio lei ha voluto entrarci, nonostante una carriera promettente le avesse spalancato le porte, parliamo di Lindsay Lohan, che negli ultimi anni sta passando più tempo in tribunale che sul set. Si racconta al settimanale Vanity Fair, in edicola questa settimana, che le dedica la copertina. Il servizio mostra le prime foto scattate durante gli ultimi giorni agli arresti domiciliari, nella sua casa di Los Angeles. È dal 2007 che Lindsay Lohan ha notevoli problemi con la legge, un incidente e due arresti, 84 minuti in carcere nel 2007 e 13 giorni nel 2010.

Per la sua leggerezza Lindsay Lohan è stata giudicata colpevole per guida in stato di ubriachezza e possesso di cocaina che hanno avuto come risultato tre anni di libertà vigilita, l’obbligo di seguire un programma per guarire dalla dipendenza da alcol e droghe e dieci giorni di volontariato nei servizi sociali. Da quel momento è uscita ed entrata dai centri di recupero, quattro volte.

Poi arriva per Lindsay Lohan anche l’accusa di furto di una collana, si racconta che appena uscita da un soggiorno di recupero per la sua tossicodipendenza, sia andata in una gioielleria e abbia sottratto un girocollo del valore di 2.500 dollari, qualcuno, riguardando i filmati sostiene che sia stata tutta una messa in scena, altri la condannano, Lindsay Lohan sostiene di non averlo fatto, anche si in tribunale non si è dichiarata né colpevole né innocente, ha solo ribadito di non aver rubato la collana. Non si è dichiarata né colpevole né innocente, nel sistema giudiziario americano si chiama no contest, si evita il processo e si ottiene una condanna ridotta.

Così Lindsay Lohan spiega all’intervistatore: “Lei ha visto i miei gioielli: le sembra che abbia bisogno di andare in giro a rubare? La convocazione in tribunale dopo il test sull’alcol, poi, non aveva fondamento. Chi ha cercato di incastrarmi aveva torto: lo ha detto anche il giudice. Per il futuro, però, è ottimista, terminato il periodo di volontariato, che l’attrice presterà per un centro di accoglienza femminile a Los Angeles, qualche giorno di libertà, e ad ottobre comincerà a lavorare: Spero di passare i prossimi anni sul set”.

Nessuno le mette una pistola alla tempia per drogarsi o ubriacarsi, dipende solo da lei, ma tutto il tempo perso fra tribunale, carcere e riabilitazione, non sembrano preoccupare più di tanto Lindsay Lohan: “Voglio fare l’attrice e sono brava. Si impara dai propri errori, no?”.

Quel che forse più sconcerta sono le conclusioni che ne trae Lindsay Lohan: “Che cosa ho fatto di terribile? Quando sono stata dentro, mi sono ritrovata seduta a fianco di donne che avevano ammazzato qualcuno. A meno che tu non sia un killer, non vedo una ragione per stare lì. Io non ho mai fatto del male a nessuno, se non a me stessa. Tutti attraversano periodi no. Io sto lottando per uscirne. E ho abbastanza coraggio da farlo in pubblico”.

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