Giorgia si racconta a Vanity Fair, il dolore per Alex Baroni, l’ ossessione di essere madre

di Redazione Commenta

E’ tornata dopo qualche anno di assenza Giorgia, il nuovo album l’ha immediatamente riportata al successo, segno questo che il pubblico non l’ha mai dimenticata. Partirà a breve in concerto, ma non dimentica la famiglia. Sul settimanale “Vanity Fair”, in edicola questa settimana, Giorgia si racconta, il successo ritrovato, svela molto della sua vita privata, del dolore sordo provato quando è scomparso il suo compagno Alex Baroni in un incidente nel 2002, la voglia di morire con lui, la sicurezza che mai niente sarebbe stato come prima. Poi, la consapevolezza che bisognava tornare a vivere, il dolore lo porterà sempre nel cuore ma, fortunatamente, è tornata a sorridere.

“E’ l’amore che conta”, recita uno dei singoli molto gettonati di Giorgia, ed è stato l’amore a farla ritornare alla vita. Il suo nuovo compagno è Emanuel Lo, ballerino e cantante, hanno lavorato insieme e così si sono conosciuti. Lui ha cominciato a corteggiarla, lei non si sentiva all’altezza di quel ragazzo così bello e giovane, il classico “figo” per giunta più giovane di lei di otto anni. Aveva paura di ricevere un’altra mazzata:

“Poi la vita per fortuna a un certo punto non mi ha più permesso di pensare. Abbiamo cominciato a baciarci una sera, in macchina e, appunto, Emanuel mi ha chiesto se ero felice”.

Giorgia ha fatto di tutto per boicottare questo amore, si è allontanata da lui per un anno, convinta che lui non si sarebbe fatto ritrovare, non è andata così, insieme hanno affrontato due aborti spontanei, lui ha dimostrato di essere un uomo forte, positivo. Poi è arrivato il piccolo Samuel, nato il febbraio dello scorso anno, solo in quel momento si è sentita effettivamente felice:

“Ho avuto due aborti spontanei, rischiavo di ricadere dentro a un meccanismo malato di autocompiacimento della sofferenza. Ma Emanuel anche in quell’occasione non si è lasciato abbattere E quando abbiamo smesso di pensarci sono rimasta incinta… Samuel mi ha costretta a venire a patti con la mia angoscia, con la paura delirante che tutto possa andare a rotoli da un istante all’altro. Non sono ancora riuscita a eliminarla: ma la tengo a bada”

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